sabato 28 febbraio 2015

Kyusho-Jitsu: il segreto dei punti di pressione


Il Kyusho-Jitsu è l'arte di rendere inabile il proprio avversario tramite la manipolazione dei punti di pressione dei meridiani posti sul corpo. Lo studio dei punti vitali nacque nell'India del periodo vedico, con il nome di Marma-Adi e praticato nel kalaripayattu indiano. Si diffuse nelle arti marziali cinesi (Dim Mak) a scopo di autodifesa e nell'agopuntura. In Giappone questa segreta arte prende in nome di Kyusho-Jitsu "primo secondo", a significare che già nel giro di pochi secondi si è in grado di controllare l'aggressore tramite la pressione di questi punti.
Colpire i punti vitali significa bloccare i flussi energetici interni interrompendo la loro funzione di trasporto al fine di ristagnare l'energia. 


L'efficacia delle tecniche sta nel corretto modo di colpire, premere o sfregare i vari punti di pressione allo scopo di indebolire l'avversario provocandogli uno stato d'incoscienza o, in alcuni casi, la morte. La pressione e la giusta angolazione dei colpi possono influire positivamente o negativamente sul prana (C'hi in cinese o Ki in giapponese) dell'individuo.


Esistono 14 meridiani fondamentali di cui 6 associati ai:
  • Polmoni
  • Milza
  • Cuore
  • Reni
  • Pericardio
  • Fegato
In Europa, uno dei massimi esponenti di Kyusho-Jitsu è il Maestro Evan Pantazi. Nei suoi video insegna come raggiungere, con il relativo angolo di penetrazione, i diversi punti posti sulla testa, sulle braccia, sulle gambe e sul tronco.






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